La carbossiterapia è una procedura non chirurgica utilizzata in medicina estetica, in cui viene somministrata anidride carbonica allo stato gassoso da un macchinario specifico per via sottocutanea o per via intradermica attraverso degli aghi di piccolissime dimensioni (32G) in maniera controllata.
La carbossiterapia si rivela utile nel trattamento di:
L’anidride carbonica ha un effetto brucia grassi perché interferisce con il metabolismo degli adipociti. È anche un potente vasodilatatore, con conseguente miglioramento dell’irrorazione sanguigna dei tessuti e riduzione del ristagno di liquidi.
Come per qualsiasi altro trattamento, è fondamentale valutare caso per caso e affidarsi esclusivamente a medici qualificati, poiché non è adatta a tutti e può comportare effetti collaterali.
Gli unici effetti collaterali che la terapia può dare (lieve dolore locale, ecchimosi, leggero crepitio sottocutaneo) sono minimi e si risolvono spontaneamente in breve tempo.
Non possono invece farla le donne in gravidanza e le persone che soffrono di patologie cardiache per via del processo di vasodilatazione che il trattamento comporta.
Il numero delle sedute, della durata di quindici minuti circa ciascuna, varia a seconda della patologia da trattare (in media sei-dieci sedute); il ciclo può eventualmente essere ripetuto due-tre volte l’anno.
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