I fibromi penduli possono localizzarsi in ogni area del corpo, ma in genere si manifestano a livello delle ascelle, del collo, dell’inguine e delle palpebre superiori: zone soggette a sfregamenti e sollecitazioni ripetuti. Si sviluppano nel giovane adulto, attorno ai 40-50 anni, sia nell’uomo che nella donna i fibromi penduli rappresentano un disturbo cutaneo molto comune, che non provoca sintomatologia alcuna; l’evoluzione procede lentamente, ma in modo progressivo.

I fibromi penduli, in genere, presentano una pigmentazione simile a quella della pelle oppure possono presentare un’iperpigmentazione. I fibromi penduli non comportano alcun problema d’interesse medico; tuttavia, se i fibromi raggiungono notevoli dimensioni, essi potrebbero sanguinare quando irritati, colpiti, o impigliati tra gli abiti o tra i gioielli.

È frequente che si riscontri un distacco, totale o parziale, del fibroma pendulo in seguito ad un trauma consistente, con conseguente ferita sanguinante: in tal caso, si sovrappone il rischio d’infezione batterica.

I fibromi penduli vengono rimossi per motivi estetici o funzionali come quando si localizzano a livello delle palpebre e tendono ad offuscare la vista. La rimozione viene svolta in ambulatorio, bloccando il fibroma con una pinza; dopodiché il medico procede “strappandolo” verso l’alto, con l’aiuto di bisturi chirurgici. Spesse volte, la zona trattata sanguina: l’emorragia viene quindi bloccata con un elettrobisturi od un emostatico.

Con una seduta possono essere eliminati anche più fibromi penduli e la guarigione completa avviene in pochi giorni, senza lasciare tracce e cicatrici. Anche la crioterapia, l’elletrocoagulazione ed il laser possono essere trattamenti risolutivi.